L’Arte del Tarocco - L’Arte dei Tarocchi
di Alejandro Jodorowsky
Le 78 lame che si comperano in negozio, non hanno alcun valore sacro, nessun potere: non sono nulla di diverso da carte stampate. Affinché agiscano nel e sul nostro spirito, dobbiamo farle nostre, impregnarle dei nostri fluidi, fare che diventino un pezzo di noi stessi, del nostro corpo, legarle strettamente al nostro Incosciente.
Dobbiamo realizzare nella loro presenza azioni che ne fanno qualcosa di INTIMO, come un oggetto di potere carico della nostra affettività.
La prima cosa da fare consiste nell’accarezzare delicatamente il pacchetto di carte e, senza danneggiarle, mescolare instancabilmente le lame, per ore, senza pensare, non vedendo e non sentendo null’altro che lo scivolamento delle immagini tra le nostre dita. Questo ci permetterà di capire che mescolare le carte è entrare in un mondo espressivo che cambia di ritmo, d’intensità, di significato, d’influenza…Allora i Tarocchi diventano una materia duttile, musicale, espressiva e ricettiva, sensibile come un pendolo.
Si raccomanda di passare ogni carta, lentamente, con pazienza, su ogni parte del nostro corpo perché si colleghi con le varie vibrazioni della nostra materialità e si carichi di fluidi biologici, mentre in cambio riceviamo le onde delle sue forme. Attaccare le lame sulle nostre bocche e il nostro naso: ispirare profondamente la loro essenza così da imbibirle poi del nostro soffio. (Quest’esercizi devono essere realizzati sulle due facce di ogni carta). È necessario dormire con ogni lama, una per una per 78 giorni. Ma sempre, notte e giorno, la presenza incessante dei Tarocchi vicino al proprio corpo…preferibilmente nella regione del cuore (l’immagine stereotipata di una gitana che estrae vecchie carte dal suo décolleté per “dire la buona avventura” ha qualcosa di profondamente significativo). Con questi Tarocchi, non si deve mai fare una dimostrazione che tenda ad attirare l’attenzione o l’ammirazione o utilizzarla per fini che non hanno nulla a che vedere con la devozione della lettura.
Tutti quest’atti non hanno altra finalità che quella di agire sull’Incosciente. Occorre assolutamente capire che una mancanza d’amore in relazione a questo umile pacchetto di 78 pezzi di cartone stampato, che deve essere osservato nello stesso modo del più bel diamante o dell’opera più preziosa, proibirà a chi lo possiede di dominare completamente la lettura. Questo capitolo dello studio è come una gestazione, comparabile a quella del guerriero che scava alla ricerca del minerale, l’estrae, lo trasforma e finisce col forgiare la sua spada. Ecco la ragione per la quale i Tarocchi di Marsiglia sono anonimi quanto un umile pezzo di minerale…Questo “anonimato” permette, a chi lo vuole realmente, di diventarne l’autore. Così si spiega questo: l’esistenza di Tarocchi deboli, potenti, volgari o delicati. Più il violino è sottilmente lavorato più la musica è bella…I Tarocchi devono sempre essere sistemati in un ordine perfetto: cominciare con il MATTO concludersi con IL MONDO.
Raccomandiamo quest’ordine perché è impersonale, ma ammettiamo che ciascuno abbia e debba avere il proprio ordine. L’importante è poter disporre dei Tarocchi come di uno strumento, sempre pronto a funzionare. Ciò che esclude ogni negligenza al loro riguardo e sarebbe poi un errore d’attenzione ed una mancanza di rispetto.
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