Articolo pubblicato nel 2003
I Tarocchi Camoin, gli attuali Tarocchi di Marsiglia, sono Tarocchi esoterici. Sono uno strumento di conoscenza complessa, troppo a lungo associato alla semplice divinazione. Sono anche una macchina metafisica che utilizza una lingua simbolica estremamente ricca, invisibile agli occhi del lettore non – iniziato, essendo codificata. Philippe Camoin, erede legittimo della dinastia dei principali maestri cartai marsigliesi; erede diretto della Tradizione di Nicolas Conver, ha resuscitato l’energia primordiale contenuta nei Tarocchi di Marsiglia originali, restaurando minuziosamente simboli deformati nel corso dei secoli. Il Metodo di Tiraggio Philippe Camoin© è semplice, evidente ed infallibile. Ha una precisione impareggiabile per la semplice ragione che rispetta le leggi codificate nei Tarocchi stessi. Questo metodo supera l’utilizzo abituale delle carte semplicemente interpretate come archetipi, come ad esempio nel tiraggio a croce, per consentire alle carte di funzionare tra loro in sistema, che significa…
I Tarocchi di Marsiglia sono i Tarocchi più conosciuti nel mondo intero. Non è stupefacente che questo gioco trovi le sue origini nella più vecchia città della Francia - Marsiglia data 2600 anni - quando si conoscono le molteplici influenze culturali che l’hanno segnata all’inizio della nostra era. Lasciate che vi si presenti brevemente la trascurata storia di questa città, che fu un ricco crogiolo spirituale, da allora e per parecchi secoli a venire! Si dimentica spesso che i due testimoni principali della Resurrezione di Gesù Cristo, Maria Maddalena e Lazzaro, scelsero Marsiglia per installarvisi a vita, poco dopo l’episodio della crocifissione. Hanno portato con loro un insegnamento “cristico” misterioso… La prima si insediò in una grotta situata alla Sainte Baume, ed il secondo diventò il primo vescovo della città. Sempre a Marsiglia, nel 430, San Cassiano fondò l’ordine e l’abbazia di San Vittore. Una delle prime cose che fece nella regione, fu di prendersi cura della grotta di Maria Maddalena. Redasse le sue famose Regole monastiche, riprese un secolo più tardi da San Benedetto, che sono alla base delle norme utilizzate dalla maggioranza degli ordini cristiani europei, e che sono ancora in vigore al giorno d’oggi! Nel secolo XI, l’ordine di San Vittore diventa l’ordine più potente della regione, che include le attuali Catalogna, Aragona, Sud della Francia e Nord dell’Italia, e non è un caso che nei limiti di questo territorio si trovino le più antiche tracce concernenti i Tarocchi. Ad esempio, secondo il famoso storico tedesco René-Henri (1906), la menzione più vecchia al mondo in relazione ai Tarocchi è illustrata negli statuti dell’abbazia di San Vittore. Questi statuti stipulavano chiaramente il divieto formale per i monaci di giocare al Paginae (pagine, carte), essendo “carta per giocare” la più vecchia espressione per designare le carte da gioco. È qui difficile entrare più profondamente nel dettaglio, ma nei corsi dati in tutto il mondo, Philippe Camoin mette in luce in modo preciso, dettagliato ed incontestabile un gran numero di fatti storici rivelatori delle influenze spirituali operanti a Marsiglia, che costituiscono il substrato nel quale è potuto fiorire l’insegnamento cristico segreto trasmesso da Maria Maddalena e contenuto nel Tarocchi di Marsiglia. Questi Tarocchi hanno funto da modello per tutti i Tarocchi moderni nati nel XX secolo. Sono stati sempre considerati come I Tarocchi esoterici di riferimento.
I Tarocchi Camoin sono la versione restaurata dei Tarocchi di Marsiglia, così come dovevano essere in origine, grazie al lavoro di Philippe Camoin, assistito da Alejandro Jodorowsky. I Tarocchi di Marsiglia Camoin sono un’opera composita. Sono stati ridefiniti a partire da Nicolas Conver, modificando ed aggiungendo numerosi simboli, e lavorando di nuovo i colori. Se è vero che esiste un canone comune alle 78 carte, il gioco di ogni incisore differisce dal gioco di altri per alcuni elementi distintivi. Il restauro dei Tarocchi originali è, per Philippe Camoin, il restauro di una macchina metafisica complessa piuttosto che quello di un gioco di carte. I Tarocchi, infatti, sono considerati come un cammino di conoscenza Iniziatica, di cui il gioco di carte è soltanto un supporto. Philippe Camoin, in questo senso, ha rispettato la tradizione che vuole inoltre che ogni mastro cartaio aggiunga i suoi codici ed i suoi elementi.
A grandi linee, questo metodo è abbastanza semplice, ed è del resto la forza della sua attrazione, tanto per i principianti che per gli esperti in Tarologia, poiché rispetta le leggi codificate nei Tarocchi. Il Metodo di Tiraggio Animato Philippe Camoin©, è un metodo che permette di utilizzare un gran numero di carte di cui non si conosce in anticipo né la posizione né il numero stesso. Il tiraggio può fermarsi al termine di tre carte o al termine di molte decine. Fa intervenire carte al rovescio o diritte. La posizione dei personaggi, la direzione dei loro sguardi, la similarità dei simboli presenti in molte carte, i colori, ecc. sono altrettanti fattori da considerare nella lettura! Infatti, “Il Matto” indica la direzione da prendere sul cammino: esprime un movimento da sinistra della carta verso destra. Indica così un riferimento nello spazio e nel tempo. Dal passato al presente, verso il futuro… Dopo avere mescolato le carte avendo formulato una questione precisa, la persona estrae tre carte, che dispone. Da sinistra verso destra. È la persona a osservare il gioco nel proprio senso. Il tarologo, che si siede di fronte, vede il gioco al rovescio. Si tratta di una condivisione e di un dialogo in cui la persona che consulta potrà comprendere ciò che accade sotto i suoi occhi. La carta posta a sinistra rappresenta il passato, al centro il presente, a destra il futuro. Quando una carta esce al rovescio, indica che le energie di questa carta sono bloccate: è un problema che chiama una soluzione. Si pone dunque una carta sopra, come soluzione. “La carta soluzione è sempre posta diritta (per definizione, una soluzione non è un problema!). Indica la direzione da prendere, il lavoro da effettuare per neutralizzare il blocco “della carta problema”: è la carta che si occupa di quella che è al rovescio. Occorre in seguito tenere conto dello sguardo dei personaggi. Quando un personaggio osserva in una direzione dove non c’è nessuna carta, è necessario sceglierne una e porla accanto nella direzione dello sguardo. Questa carta può essere posta diritta o rovesciata. Verso cosa osserva? È in questo modo che l’estrazione si anima: si pone una nuova carta per vedere ciò che la precedente osserva. Se questa nuova carta esce al rovescio, è nuovamente un problema che chiama una soluzione da porre sopra, e così via… Nel corso del dialogo, quando la persona accetta di vedere i problemi e le soluzioni proposte, le carte al rovescio possono essere rimesse diritte: i problemi sono guariti coscientemente della persona stessa. Tuttavia, è fondamentale ricordare che le carte interagiscono, comunicano tra loro, e che il loro significato non può essere corretto se ci si limita “alla carta per carta”. L’estrazione animata è un tutto che rappresenta il cammino della persona che domanda in quel momento preciso! Per permettervi di accedere ad una comprensione ottimale dei tiraggi che seguiranno, abbiamo chiesto a Philippe Camoin di parlarci delle leggi codificate nei Tarocchi, che disciplinano anche il modo di leggerlo:
“C’è un corso di insegnamento segreto sul funzionamento del destino o Sincronicità, codificato nei Tarocchi. Se le carte si prestano così bene per leggere la “buona ventura”, è proprio grazie alla presenza di queste leggi codificate. Tutti hanno già osservato che eventi che non hanno apparentemente alcun legame tra loro, si presentano nello stesso momento. La nostra realtà è forse disciplinata da leggi di cui ignoriamo l’esistenza, piuttosto che da un caos senza senso. È molto riassicurante comprendere che la vita ha un senso e che occorre cercare questo senso. Una delle leggi segrete dei Tarocchi è basata sul dualismo, la chiamo la legge del Due. Così, la maggior parte dei simboli è ripetuta almeno due volte nelle 78 carte. Del pari, insegno dunque ai miei allievi a ricercare nell’estrazione se un simbolo, una nozione o uno schema appare due volte, ad esempio l’uovo; l’aquila; la nozione di viaggio; lo schema di una donna che guarda un angelo…e tutto ciò ha un’importanza particolare per quest’estrazione. Definisco un’altra legge la Legge delle estremità, di cui si trova un esempio con la bacchetta tenuta nella stessa mano e che appare unicamente nel primo e nell’ultimo Arcano maggiore (I e XXI): alle estremità di questa via di 21 carte! Nello stesso modo nel tiraggio occorre comparare le carte alle estremità delle colonne e delle file”.
Philippe Camoin
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