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Un segreto degli antichi Iniziati dei Tarocchi rimasto sconosciuto

I Tarocchi : un Sentiero verso Sirio

Un’importante rivelazione di Philippe Camoin

Questo articolo non è insignificante. Rivela per la prima volta dopo secoli cosa sono realmente i Tarocchi. Un mistero rimasto sconosciuto da tutti fino alle rivelazioni di Philippe Camoin.

Questa rivelazione è un avvenimento importante nella Storia dei Tarocchi.

Philippe Camoin farà uscire nelle prossime settimane due libri relativi ai Tarocchi che svilupperanno in dettaglio i codici presenti in questo articolo. (per vedere l’annuncio fatto a questo proposito, cliccate qui)

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Cosa sono i Tarocchi?

Utilizzeremo il famoso sistema di codifica che ho rivelato, per ritrovare che cosa sono i Tarocchi per coloro che li hanno creati. Sono stati posti Codici Segreti dei Tarocchi e questi permettono di comprendere cosa sono realmente i Tarocchi. Tengo qui a precisare che la spiegazione che seguirà è rimasta sconosciuta per parecchi secoli. Nessuno sapeva più né da dove i Tarocchi provenissero, né ciò che fossero veramente. Era rimasto un mistero. Il mistero è ora svelato. Ecco dunque una delle mie importanti rivelazioni per quanto riguarda i Tarocchi.

Il Matto è a parte rispetto alle altre carte poiché non ha numero. Rappresenta un insieme a sé stante. È una delle mie rivelazioni principali quella di aver spiegato, sin dal 1999, che gli Arcani Maggiori non sono semplicemente costituiti da 22 carte, ma da 21 + 1 carte, fatto che cambia tutto. Poiché in questo modo si ottiene il diagramma Camoin 3x7 più il Matto che è a parte e che è la guida del sentiero.

Se gli autori dei Tarocchi avessero voluto scegliere una carta che da sola simboleggiasse tutti i Tarocchi nel loro insieme, è evidentemente questa carta unica che il Matto rappresenta, quella che avrebbero scelto. Cosa di più logico?

Il Matto rappresenta un uomo con il suo fagotto che cammina su un sentiero. Avete senza dubbio notato che nonostante alcuni attributi bizzarri sui suoi abiti, assomiglia ad un pellegrino. Il pellegrinaggio era una grande abitudine nella vita del Medio Evo. Il pellegrinaggio più celebre era quello di Compostela.

Si può dire che il Matto rappresenti un “pellegrino”, ma si può anche dire che rappresenti un sentiero, un “cammino”.

I Tarocchi sono dunque un pellegrinaggio, una ricerca, il sentiero, la via. I 21 arcani maggiori numerati sono le 21 stazioni del suo pellegrinaggio. Questo sentiero comincia con il Bateleur (Il Mago) e termina con il Mondo.

Il Matto guarda verso le stelle.

Il Matto guarda verso le stelle. Cerca un segreto nel cielo, nelle stelle. Ma non ci siamo sbagliati? Osservate bene. Il sentiero dei 21 arcani maggiori termina con la carta del Mondo che rappresenta appunto il circolo delle costellazioni, con quattro tra loro, il Toro, il Leone, l’Acquario e lo Scorpione (l’aquila). Abbiamo una conferma. In più, il sentiero ch’egli calpesta sotto i piedi è parimenti di color blu cielo. Il suo stesso cammino è influenzato dal cielo che vi si riflette.

I Tarocchi sono un sentiero iniziatico che conduce verso la conoscenza del cielo, delle stelle.

È molto interessante in quanto Compostela significa “campo di stelle”.
E se la codifica dei Tarocchi fosse ancora più precisa? Se ci indicasse di quali stelle o di quale stella si tratta? C’è un simbolismo nella carta del Matto che ci consente di saperlo?
In realtà, ci si può domandare perché sulla carta c’è un cane e soprattutto, perché è di color blu chiaro, blu «cielo».
Se è color del cielo, è per indicarci che simboleggia una stella o una costellazione. In più, anche il cane guarda nella stessa direzione del Matto, verso il cielo. Non solamente osserva verso il cielo, ma compie uno sforzo con le zampe per elevarsi nella sua direzione.
Nei Tarocchi, c’è un altro cane blu cielo nella carta della Luna. Anch’esso guarda verso il cielo per confermarci che il cane dei Tarocchi ha proprio un rapporto con il cane del cielo.
In realtà, sin dall’Antichità c’è una stella che è sempre stata chiamata la stella del Cane. Questa stella era di massima importanza per tutte le culture. È la stella più splendente del cielo, ma soprattutto, ci sono straordinarie leggende in rapporto ad essa.

I TAROCCHI SONO UN SENTIERO CHE CONDUCE VERSO LE STELLE E ALLA FINE VERSO SIRIO

Nelle cosmogonie di diverse tradizioni occidentali e orientali, si parla di un cammino che si definisce il “Ritorno verso Sirio”. Così come per i Dogon, l’Umanità viene da Sirio e vi deve ritornare. Anche nel buddhismo esoterico, si parla di un sentiero verso Sirio che è lo scopo che tutti gli esseri umani dovranno raggiungere dopo tutta una serie di reincarnazioni. Ci sono alcune eccezioni interessanti che confermeranno la relazione con la stella Sirio.
Gli aborigeni d’Australia non vedono in Sirio un cane, ma un’aquila. Ci sarebbe in questo caso una contraddizione con i Tarocchi? Al contrario, se si fa spostare il Matto lungo il sentiero dei 21 arcani maggiori, si arriva alla carta del mondo, e poiché osserva verso destra e verso l’alto, si constata, sovrapponendo in trasparenza la carta del Matto su quella del Mondo, che è più precisamente l’aquila ad essere lo scopo della sua ricerca. Nei Tarocchi, Sirio è simboleggiata contemporaneamente dal cane blu e dall’aquila.

Iside e Sirio

Non ci si ferma qui. Vi farò un riassunto di alcune cose che ritroverete in modo più approfondito nei miei libri.
Avete notato una cosa curiosa nei Tarocchi, cioè che c’è una Papessa. In realtà, la Papessa è in relazione con la dea egiziana Iside, che corrisponde, come la vergine Maria presso i cristiani, al culto della vergine madre presso gli antichi egizi.
Questa dea è quella rappresentata nella carta del Mondo, in mezzo alle costellazioni. Si può dire che anche lei è lo scopo che il Matto ricerca, e non solo l’aquila. Ma in realtà, si tratta ancora della stella Sirio poiché, nel cielo stellato, la dea Iside era appunto rappresentata dalla stella Sirio. Tutto, nei Tarocchi, ci riporta verso la stella Sirio.

Ora vediamo un’altra cosa. Se osserviamo il diagramma Camoin con il Matto posizionato all’inizio del sentiero, a sinistra del Bateleur, constatiamo che lo sguardo del Matto è anche in questo caso diretto verso la carta del Mondo, al contempo verso l’aquila e verso la dea, entrambi simboli della Stella Sirio. D’altronde, il bastone del Matto punta in direzione della Stella. Interessante, no?
Nella carta della Stella, la donna nuda è, come nel Mondo, una rappresentazione della dea Iside e quindi abbiamo qui una associazione Iside-stella, cioè nuovamente Sirio. Si nota che la donna regge giare che hanno esattamente gli stessi colori della stella grande, fatto che lega la donna e la stella. In realtà, nel diagramma Camoin, proprio dietro la donna nuda, nella carta della Luna, c’è anche un cane blu. Abbiamo dunque una associazione stella - dea - cane blu che nei Tarocchi crea la relazione tra la dea Iside e Sirio.

Ecco ancora una conferma della relazione che i Tarocchi creano tra Sirio e, al contempo, il cane e l’aquila. La Papessa è la dea Iside, Sirio nel cielo. Nel diagramma Camoin l’animale accanto a lei è l’aquila dell’Imperatrice. Anche in questo caso troviamo nei Tarocchi un’associazione Iside (Sirio) - Aquila. Osserviamo ora lo schema costituito dal Matto, la Stella e la Luna. Abbiamo in questo caso lo stesso schema che appare due volte. Nel Matto, abbiamo un essere umano che cerca le stelle con un cane blu dietro di lui. Anche nell’associazione Stella Luna, abbiamo un essere umano con le stelle e un cane blu dietro. In un caso è un uomo, e nell’altro è una donna, testimonianza della dualità. È anche questa la magia dei Tarocchi, questa associazione di simboli che creano migliaia di combinazioni, ognuna delle quali tuttavia porta un messaggio fondamentale. E tutto ciò, dipinto in modo permanente dalla dottrina del dualismo.

Ecco. Spero che abbiate amato la scoperta di questi Codici Segreti dei Tarocchi. Come potete constatare, esistono veramente Codici Segreti nei Tarocchi. E a quel’ignorante artigiano francese che ha penosamente ridisegnato i Nicolas Conver e che sosteneva che non vi fossero Codici Segreti nei Tarocchi, dicendo a mezze parole che io approfittavo della credulità del pubblico, vorrei semplicemente dire questo. Sì, effettivamente non c’erano Codici Segreti nei Tarocchi… disegnati da lui. Lo scopo dei Tarocchi passa nel nostro tempo per la croce fissa. Ma non è sempre stato così…

Philippe Camoin
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