Cartes à jouer et tarots de Marseille
(trad.:Carte da gioco e tarocchi di Marsiglia)

La donazione Camoin

Museo della Vecchia Marsiglia

Edizioni Alors Hors Du Temps

I Tarocchi di Marsiglia, conosciuti e distribuiti al giorno d’oggi in tutto il mondo, hanno contribuito alla notorietà della città. Ciò che è meno noto, è che a Marsiglia, l’arrivo del gioco di naïb alla fine del Medio-Evo è all’origine di una lunga tradizione di maestri cartai e di un’industria che rimane fiorente sino al 1878, data in cui non rimane che la Maison Camoin, la più famosa delle cartiere marsigliesi. Ma questa, troppo dipendente dall’esportazione verso i paesi mediterranei e del sud-est asiatico, non resisterà allo scoppio dell’Impero Coloniale, e quando chiuderà le proprie porte nel 1971, darà alla città di Marsiglia la sua preziosa collezione di carte, di tarocchi, di attrezzi e di vari oggetti oggi conservati dal museo del Vecchia Marsiglia. È dunque attraverso questa collezione eccezionale che quest’opera accosta la storia e la fabbricazione delle carte da gioco e dei Tarocchi di Marsiglia, così come l’intruso mondo del gioco.

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Autore del catalogo: Il Museo della Vecchia Marsiglia

Il museo della Vecchia Marsiglia è sorto dalla volontà di un gruppo di Marsigliesi, “Lou Cremascle" (la cremagliera) che accumula attorno ad una cucina di pescatori oggetti rari e vecchi, simboli della vita e delle tradizioni provenzali. Questo movimento, nel 1912, continua con la creazione del Comitato della Vecchia Marsiglia. Donazioni ed eredità, il sostegno dei sindaci di Marsiglia e delle grandi famiglie della città, renderanno il museo della Vecchia Marsiglia il secondo di Francia, dopo il Museon Arlaten, per l’interesse delle sue raccolte etnografiche. Il Comitato della Vecchia Marsiglia insedierà nel 1967 le sue raccolte nella Maison Diamantée, prima di cederle alla città di Marsiglia nel 1990, con l’incarico per questa di creare un museo dell’identità marsigliese.